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Profili di prelievo
Per la stima dei prelievi ai punti di riconsegna, in assenza di misure reali per le attività descritte agli articoli 15 e 24 della deliberazione n. 138/04 e s.m.i. e ai titoli 4 e 5 dell’allegato A alla deliberazione 229/2012/R/gas TISG – testo integrato delle disposizioni per la regolazione delle partite fisiche ed economiche del servizio di bilanciamento del gas naturale (settlement), a partire dal 1° gennaio 2013 le imprese di distribuzione sono tenute ad utilizzare profili di prelievo standard, associati a categorie d’uso del gas, sulla base di una metodologia unica definita a livello nazionale dall'Autorità stessa unitamente alla possibilità di definire profili di prelievo aggiuntivi.
La Sadori Reti S.r.l. non ha definito alcun profilo di prelievo aggiuntivo rispetto a quelli approvati dall'Autorità (art.4.4 codice di rete tipo per la distribuzione del gas naturale).
Sulla base del profilo di prelievo standard associato al punto di riconsegna e sulla base delle letture pervenute, Sadori Reti S.r.l. provvede ad aggiornare il prelievo annuo (CApdr) ed associare il profilo di prelievo standard ad ogni punto di riconsegna nei termini descritti rispettivamente dagli art.li 4 e 7 del TISG.
Elementi utili alla definizione dei profili di prelievo
Profilo di Prelievo: è la ripartizione temporale dei prelievi per il punto di riconsegna rilevati sino alla data dell’ultima lettura effettiva e una proiezione dei prelievi presunti nel periodo successivo, tenuto conto del prelievo annuo.
Categoria d’uso: elemento che caratterizza ciascun punto di prelievo in funzione della destinazione d’uso del gas
Classi di prelievo: elemento che caratterizza ciascun punto di prelievo in funzione dei giorni settimanali di prelievo
Il TISG definisce anche le regole di attribuzione della Categoria d’uso e della Classe di prelievo ai singoli Pdr, come rappresentato nella seguente tabella:
Prevede inoltre che, mediante la presentazione di una dichiarazione sostitutiva valida per due anni:
i titolari di P.d.R. con uso civile possono attestare un utilizzo del gas per il condizionamento, chiedendo l’associazione delle categorie d’uso C4 o C5;
i titolari di P.d.R. con uso civile e con prelievo annuo superiore a 5.000 Smc possono attestare un utilizzo del gas diverso da quello loro assegnato, chiedendo l’assegnazione della categorie d’uso C2 o C3;
i titolari di P.d.R. con uso tecnologico possono attestare un utilizzo del gas diverso da quello loro assegnato, specificando la categoria d’uso e la classe di prelievo da associare al proprio P.d.R.
Le modalità di invio delle suddette dichiarazioni sono descritte nella sezione "Scambio informazioni tra operatori".
Zona climatica: è l’elemento che caratterizza ciascun punto di prelievo in funzione del periodo di esercizio dell’impianto termico; le zone climatiche sono definite nel Decreto del Presidente della Repubblica del 26 agosto 1993, n. 412, articolo 2 comma 1.
Profilo di prelievo standard: è il vettore composto da valori percentuali giornalieri, la cui somma sull’anno è pari 1, che definisce la ripartizione convenzionale giornaliera dei prelievi di ciascun punto di riconsegna in ciascun anno sulla base della categoria d’uso, della classe di prelievo e della zona climatica associati al medesimo punto di riconsegna.
Prelievo annuo: valore calcolato dall’impresa di distribuzione annualmente con riferimento all’anno termico espresso in Smc.
Sulla base del profilo di prelievo standard associato al punto di riconsegna e delle letture acquisite o pervenute, Sadori Reti S.r.l. provvede ad aggiornare il prelievo annuo (CApdr) ed associare il profilo di prelievo standard ad ogni punto di riconsegna nei termini descritti rispettivamente dagli art.li 4 e 7del TISG.
In caso di prima attivazione o in assenza delle misure necessarie al calcolo del prelievo annuo, vengono associati al punto di riconsegna i dati relativi al CApdr, Categoria d’uso e Classe di prelievo forniti dall’utente della distribuzione.
Modalità di utilizzo del profilo di prelievo
Stimare i prelievi in caso di sostituzione nella fornitura a clienti finali (c.d. switching), quando il distributore sia impossibilitato a rilevare la lettura per cause indipendenti dalla propria volontà;
Allocare dei volumi di gas tra gli utenti dei punti di riconsegna condivisi del sistema di trasporto;
Determinare il corrispettivo di distribuzione e conseguente fatturazione mensile;
Ripartire i consumi tra due anni termici consecutivi.